Sapori di una terra millenaria
Gusta il sapore autentico delle tradizioni pastorali millenarie del formaggio tipico del territorio atriano.
PECORINO DI ATRI
La Storia
Il Pecorino di Atri è un formaggio tipico del territorio atriano, prodotto con latte crudo di pecora e caglio di agnello. Affonda le sue radici nelle più antiche tradizioni pastorali di un tempo delle quali, ancora oggi, ne è custode.
Il colino frammentario di terracotta trovato in Atri, nella località “Colle Maralto” e risalente all’Età del Ferro (X-XI secolo a.c), è testimonianza diretta di un sapere presente già in epoca preromana.
Un’epoca che segna l’inizio di una tradizione pastorale millenaria, fatta di pascoli, tratturi e transumanze, che ancora oggi assaporiamo gustando questa eccellenza.
PECORINO DI ATRI
A s s a p o r a i l g u s t o d e l l a t e r r a d ' A b r u z z o e d e l l e s u e t r a d i z i o n i .
Per un’esperienza ricca di sapore.
PECORINO DI ATRI
Il nostro orgoglio
PECORINO DI ATRI
Il gusto della sua terra
Il Pecorino di Atri è un formaggio a pasta compatta, semi-cotta, ottenuto da latte di pecora con aggiunta di caglio animale e sale. L’intensità del suo aroma e del suo sapore variano in base al periodo di stagionatura (che va dai 40 giorni ai 2 anni) e alla tipologia e varietà di foraggi e di erbe presenti nei pascoli collinari dove le diverse razze di pecore (Gentile di Puglia, Sopravissana, Comisana e Sarda) si nutrono, donando un latte genuino e profumato.
Atri, infatti, offre un paesaggio inedito e raro: l’Area Protetta dei Calanchi, profondi solchi formatisi naturalmente nel terreno, custodisce una ricca e pregiata biodiversità floristica. In questo scrigno di natura e cultura nasce e prende forma il Pecorino di Atri.
PECORINO DI ATRI
La Sintesi del Gusto
- Il formaggio ha forma cilindrica con pezzatura da 1 a 3kg, realizzato con latte crudo riscaldato a 36/37°, prodotto da pecore di varie razze.
- La crosta è dura e caratterizzata dalla tipica impronta lasciata dai contenitori – chiamati "fuscelle" o "sfriscelle - realizzati con un tempo con giunchi che crescono lungo i corsi d’acqua del territorio e oggi con plastica alimentare.
- La stagionatura viene effettuata in locali freschi e areati, su graticci realizzati con canne e/o legni leggeri.
- Può essere conservato anche sott'olio extravergine di oliva (dopo circa un mese di stagionatura classica); sotto crusca; nel fieno e in giara di terracotta.
- La pasta, al taglio, presenta un'intensità aromatica medio-elevata e nel caso di lunga stagionatura dal sapore piccante.
- Può essere degustato da solo, con pane, verdure di stagione e Miele di Sulla o Erba medica - prodotto nell'Oasi WWF Calanchi di Atri; in base alla stagionatura, lo si può accostare a un vino bianco di media struttura o a un rosso strutturato.
L ’ A g e r h a d r i a n u s
La pastorizia e in particolare quella ovina, hanno rappresentato per millenni una delle attività principali del territorio atriano e dell’intero Abruzzo. La zona di produzione del Pecorino di Atri, infatti, ancora oggi include un’area che corrisponde all’antico Ager hadrianus ossia il territorio, compreso tra il Fiume Fino e il Vomano, che si estendeva dalle pendici del Gran Sasso fino al Mare Adriatico.
PECORINO DI ATRI
Dalla terra atriana alla tua tavola
Una terra che porta con sé la maestosità della montagna, l’eleganza delle colline, la dolcezza dei fiumi e la vastità del mare.
Include quindi l’areale atriano e i comuni vicini compresi tra le province di Teramo e Pescara: Castilenti, Cellino Attanasio, Città Sant’Angelo, Elice, Montefino, Morro d’Oro, Notaresco, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Silvi. La zona di lavorazione e di stagionatura è riferita, invece, esclusivamente al comune di Atri.